Le tappe più importanti dello sviluppo sostenibile

Comprendere il passato per capire il futuro

Con Hospitality CSR, il nuovo ramo d’azienda di Hospitality Team inerente alla Corporate Social Responsibility, ci rivolgiamo a tutte quelle aziende che vogliono implementare un modello di business sostenibile e responsabile. Siamo convinte che per capire gli orientamenti futuri del mercato, in cui la sostenibilità aziendale avrà un ruolo determinante per l’implementazione di strategie di business performanti, risulta necessario una comprensione profonda del passato. Ecco dunque un utile approfondimento sui momenti principali che hanno segnato la storia dello sviluppo sostenibile.

Le tappe più importanti dello sviluppo sostenibile

Il concetto di sviluppo sostenibile è apparso per la prima volta nel rapporto “Brundtland”, Our Common Future, pubblicato dalla Commissione mondiale per l’ambiente e lo sviluppo nell’ambito del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) nel 1987. Il documento definiva lo sviluppo sostenibile come uno “sviluppo che soddisfa i bisogni della generazione presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri”, e dunque, strettamente correlato alla compatibilità tra sviluppo delle attività economiche e tutela ambientale.

Un ulteriore passo in avanti avviene nel 1992, alla Dichiarazione sull’ambiente e lo sviluppo, Earth Summit, tenutasi a Rio, in cui furono stabilite le basi per l’attuazione politica dello sviluppo sostenibile presentando l'”Agenda 21“, il piano d’azione per il XXI secolo volto a risolvere problemi legati alla povertà, alla disparità tra Paesi industrializzati e Paesi in via di sviluppo, nonché alle difficoltà in ambiti sociali, economici ed ambientali. Successivamente, nel 1998 con la Convenzione di Aarhus, si assiste ad un avanzamento sulla tutela e sul miglioramento dello stato ambientale assicurando uno sviluppo sostenibile senza rischi per l’ambiente attribuendo ad individui ed associazioni rappresentanti il diritto ad accedere alle informazioni e il diritto di partecipazione nelle decisioni in materia d’ambiente così come l’accesso alla giustizia nel caso in cui questi diritti non vengano rispettati.

A proseguimento di quanto già realizzato, nel 2002, il Summit mondiale sullo sviluppo sostenibile tenutosi a Johannesburg rappresentò l’opportunità di valutare l’attuazione delle decisioni prese a Rio nel 1992 e di prendere atto di una serie di nuove conoscenze ed esperienze generatesi durante questo periodo.  Inoltre, questo Summit fu volto a promuovere l’istituzione di partenariati piuttosto che definire nuovi accordi governativi, al fine di rappresentare i principali strumenti per l’attuazione degli Obiettivi di sviluppo del millennio, quali: l’eliminazione della povertà e della fame nel mondo, universalità dell’istruzione primaria, parità dei sessi e autonomia femminile, riduzione della mortalità infantile e materna, lotta contro HIV/AIDS, malaria ed altre malattie, garanzia di una sostenibilità ambientale, costituzione di partenariati mondiali per lo sviluppo.

Nel 2012, in occasione della Conferenza Rio+20, venne riaffermato l’impegno politico e vennero stabilite le azioni necessarie al raggiungimento di uno sviluppo sostenibile, con la creazione di un documento “The Future We Want volto ad avviare processi internazionali e nazionali su temi fondamentali per il futuro del Pianeta come i nuovi Obiettivi globali per lo Sviluppo Sostenibile “SDGs”, oltre all’istituzione di un Foro Politico di Alto livello sullo Sviluppo Sostenibile, orientato al monitoraggio della realizzazione degli impegni in tema di sviluppo sostenibile, e al provvedere una direzione politica e sostenere la connessione tra scienza e politica.

Un momento cruciale per la storia della sviluppo sostenibile, e dunque per la sostenibilità aziendale, avviene nel 2015, con l’approvazione dei rappresentanti dei 193 Stati membri dell’ONU, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato l'”Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile“, un piano d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, che tiene conto della necessità di promuovere e sostenere la pace e la libertà, eliminando la povertà in tutte le sue forme e dimensioni e raggiungendo una trasformazione sostenibile della società, dell’ambiente e dell’economia entro il 2030.

Una nuova idea di futuro

L’interesse per la sostenibilità è diventato ormai un tema predominante anche per il mondo aziendale, e costituirà dunque una risorsa indispensabile per mantenere una posizione rilevante nel mercato nei prossimi anni, nonché un fattore distintivo di successo della propria strategia imprenditoriale.

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